Ingredienti:

Per il seitan:

  • 5 cucchiai di glutine di frumento (istant seitan, ovvero il seitan dei semi-pigri)
  • 1 cucchiaio di farina di ceci
  • Acqua
  • Salsa di soia o tamari
  • Senape
  • Olio
  • Erbette secche (alloro, rosmarino, salvia, timo)
  • Brodo autoprodotto

Per la salsa:

  • 150 gr di ceci secchi
  • 1 cucchiaino di tahin (crema di sesamo)
  • 1 cucchiaio di capperi
  • Succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaino di senape
  • Prezzemolo
  • Olio

Procedimento:

Mescolare il glutine di frumento con la farina di ceci, e aggiungere pian piano acqua fino a quando non ne assorbe più (il risultato è una pasta spugnosa). Mettere la pasta in una ciotola, irrorare con salsa di soia o tamari, aggiungere le erbette tritate e un filo di olio, un po’ di senape, impastare tutto brevemente con le mani e lasciar riposare almeno mezz’oretta in frigo.

Dopodiché formare un cilindro con il composto, avvolgerlo con uno straccio leggero, legarlo con dello spago, metterlo a cuocere in un po’ di brodo e unire la salsa della marinatura in caso fosse avanzata. Se necessario aggiungere acqua o brodo di tanto in tanto. Dopo 40 minuti circa è pronto. Toglierlo dallo straccio e tagliarlo a fettine sottili. Eventualmente passarle un attimo in padella per asciugarle. Disporle quindi in un piatto una accanto all’altra.

Per la salsa, dopo aver lasciato in ammollo i ceci per una notte, cuocerli in una pentola con acqua. Lasciarli raffreddare  e metterli in un frullatore con tutti gli altri ingredienti (tranne il prezzemolo), azionare l’apparecchio e unire se necessario dell’acqua o dell’olio fino ad ottenere una crema né troppo densa né troppo liquida. Spalmare la salsa sul seitan, unire un po’ di prezzemolo tritato, qualche cappero e un filo d’olio e mettere in frigo per almeno un’oretta prima di servire.

Ps.: Ovviamente impiegando seitan già pronto e ceci in scatola i tempi si accorciano, ma autoprodurre partendo dagli ingredienti base per milleuno motivi è meglio (perciò il prossimo seitan di cui narreremo le vicissitudini lo faremo partendo dalla semplice farina, promesso!).